“Oggi, se ascoltate la voce del Signore, non indurite il vostro cuore”.
In questo giorno siamo invitati a riflettere come ascoltiamo la voce del Signore. Quale impatto ha la voce del Signore sulla mia vita? Come ci trasforma e come nutre il mio cuore?
Il mio cuore è ancora come il cuore di cui ci parla il profeta Geremia? Un cuore testardo, un cuore che non si apre agli altri?
Con la Parola del Signore il nostro cuore si apre a tutti gli uomini, perché si nutre della Parola divina.
Se ci nutriamo della Parola del Signore, anche se il nostro cuore ha una sola piccolissima porta aperta, la grazia del Signore può sempre entrare. C’è sempre spazio per questa Parola in modo che possiamo veramente gioire nel Signore.
E quando possiamo gioire nel Signore? Quando facciamo del bene! Come ha detto Gesù nel Vangelo, in questo confronto con l’uomo posseduto dal demonio.
Un uomo muto che non parlava. Ma dopo che Gesù si è avvicinato a lui, dopo averlo salvato da questo male, l’uomo ha ricominciato a parlare.
E, naturalmente, questo comportamento di Gesù è stato additato, è stato condannato, perché è stato frainteso. Ora facciamoci una domanda: quante volte veniamo fraintesi?
Certamente tante volte e, in questi momenti, cerchiamo di accostarci alla Croce del Signore e, attraverso il bene, costruiamo l’unità di cui ci parla il Vangelo, l’unità del Regno.
Siamo qui al Capitolo provinciale per creare unità!
Continueremo a chiedere al Signore la forza dello Spirito Santo, perché si crei davvero unità e non dispersione. Non allontaniamoci soprattutto tra noi fratelli e amici, seguiamo insieme Gesù Cristo crocifisso.






