Ci troviamo insieme questa settimana, e questa mattina, come i discepoli di Gesù, insieme a Gesù. Non siamo qui come manager o come operai di una ditta, ma come fratelli in comunità, come discepoli di Gesù. Siamo qui per celebrare quello che nella nostra Congregazione chiamiamo capitolo, per valutare ed esaminare in che modo stiamo seguendo Cristo in questo tempo, come passionisti.
Oggi all’inizio di questo capitolo vogliamo prima di tutto verificare dentro di noi come stiamo.
Come siete arrivati qui oggi? In che condizioni? Cosa sta avvenendo dentro di voi?
Abbiamo iniziato questa celebrazione, questa mattina, cantando e invocando lo Spirito Santo. Abbiamo ripetuto numerose volte: vieni, vieni Spirito Santo! Lo intendevamo dire davvero? Mentre cantavamo, mentre dicevamo quelle parole, il nostro cuore si stava davvero aprendo per permettere allo Spirito di entrare? Oppure questa celebrazione, questa preghiera è solamente un servizio, un rito vuoto delle labbra? Cosa sta avvenendo dentro di voi?
Vi state aprendo o ci sono dei blocchi? Ci sono dei conflitti dentro di voi? Ci sono delle paure che stanno bloccando la venuta dello Spirito? Ci sono ambizioni a cui state puntando? Sappiate che le ambizioni rappresentano un blocco per lo Spirito Santo. Qualche istante fa, nel salmo, abbiamo pregato insieme usando le parole del salmista: “la mia anima ha sete del Dio vivente; quando potrò vedere Dio faccia a faccia?” Quale meraviglioso desiderio è per un figlio di Dio voler essere vicino a Dio! In questo tempo di quaresima siamo invitati da Dio ad avvicinarci a Lui. Oggi quando avete pronunciate quelle parole: “la mia anima ha sete del Dio vivente”, nel profondo di voi stessi come vi siete sentiti? La vostra anima oggi ha davvero sete del Dio vivente? O sono solo delle parole che abbiamo detto e non ci ricordiamo più nemmeno di averle pronunciate?
“La mia anima ha sete, ha sete, del Dio vivente.
Questo nostro Dio non è lontano da noi! Questo nostro Dio non è un Dio che non si prende cura di noi! Ma è un Dio vivente che agisce ed è in mezzo a noi! Questo Dio vivente ci accompagnerà in questi giorni di capitolo. La domanda è dunque: “come farò io ad aprirmi per permettere a Dio di accompagnarmi in questi giorni? Sono venuto qui in questi giorni con un cuore aperto?”
É vero, è stata fatta tutta la preparazione per questo capitolo. Ma lo Spirito continua a muoversi in noi, in ogni momento della nostra vita! Siamo in ascolto di ciò che avviene nel mondo, nei fratelli e nelle sorelle accanto a noi? Siamo in ascolto di ciò che la Parola di Dio ci sta chiamando a vivere in questo tempo di quaresima? Sono aperto all’ascolto dello Spirito Santo? Sono venuto a questo capitolo con la libertà di Spirito? O forse venendo qui ho già nel mio cuore ciò che devo dire e ciò che devo decidere?
Se sono venuto libero di ascoltare, questo Dio vivente, mi guiderà! Gesù, acqua viva, disseterà la nostra sete! La potenza e l’ispirazione dello Spirito Santo sarà con noi! Quello che noi vogliamo è fare nostre le parole del salmo… che ognuno dica a Dio e a se stesso: “La mia anima, la mia anima, ha sete del Dio vivente! Il mio desiderio è stare vicino a Dio, vedere Dio faccia a faccia!
A volte pensiamo di essere quelli più vicino a Dio, invece potremmo essere i più lontani. Gesù lo ha scoperto nella propria vita. Oggi nel Vangelo ci dice: ”un profeta non è disprezzato se non in casa sua”. Lui dunque sta dicendo: “la mia gente non mi accetta!” Quelli che non ci si aspetterebbe sono i più vicini a Dio. Quelli che sono considerati i lontani e gli stranieri, in verità sono loro che stanno sperimentando il Dio vivente! Come Naaman il lebbroso, la vedova di Sarepta. Quando loro hanno aperto il loro cuore a Dio a motivo del loro bisogno, hanno trovato la guarigione, hanno trovato il Dio vivente! Possa oggi questo inizio di capitolo trovarci con il cuore aperto per accogliere il Dio vivente! Per questo preghiamo: “la mia anima ha sete, ha sete, del Dio vivente; quando potrò vedere il suo volto?”







